Linguistica

Cosa significa studiare linguistica alla Scuola di Lingue

La linguistica (o glottologia) è quel ramo delle scienze umane che studia come funziona il linguaggio umano, come sono fatte le lingue del mondo e come queste cambiano nel tempo. È una disciplina che sta alla base dello studio di qualsiasi lingua.

L’esame di “Linguistica generale 1” è un fondamentale di I anno che introduce gli studenti a questa materia per loro nuova. Attraverso il corso gli studenti conoscono le basi epistemologiche della disciplina e le sue articolazioni (linguistica teorica, linguistica storica, tipologia linguistica, sociolinguistica, psicolinguistica, linguistica computazionale, ecc.) e acquisiscono gli strumenti necessari per studiare una lingua ai vari livelli dell’analisi linguistica (fonetica/fonologia, morfologia/lessico, sintassi, semantica/pragmatica). A partire dal II anno della triennale (e poi durante la magistrale), gli studenti possono approfondire lo studio di un particolare aspetto della linguistica con uno dei tanti corsi avanzati presenti nella nostra offerta formativa.

Insegnamenti di linguistica nei nostri Corsi di Laurea Triennale (LT):

Insegnamenti di linguistica nei nostri Corsi di Laurea Magistrale (LM):

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Cosa significa fare la prova finale (Laurea triennale) in linguistica

Conoscenze necessarie (carriera)

Per laurearsi in linguistica è necessario avere una solida conoscenza dei metodi della disciplina e dei suoi paradigmi teorici. Per questo, per le prove finali di laurea triennale, sarà data precedenza agli studenti che hanno inserito, all’interno del loro piano di studi, almeno un secondo insegnamento di linguistica oltre all’obbligatorio Linguistica generale 1 (si veda l’elenco fornito poco sopra).

Tipologie di prova finale

Una prova finale in Linguistica Generale può avere carattere sia compilativo che sperimentale. L’eventuale parte sperimentale dipenderà dal tipo di analisi che si intende affrontare: può consistere, ad esempio, nella raccolta di nuovi dati, nella costituzione di un corpus (insieme di testi), nella sottomissione di test a informanti, ma anche di un’analisi originale di fenomeni già noti.

Il lavoro può teoricamente riguardare uno qualsiasi dei livelli di analisi (fonetica/fonologia, morfologia/lessico, sintassi, semantica/pragmatica), può avere carattere sia sincronico che diacronico e può riguardare una o più lingue, fermo restando l’obbligo – sancito da alcuni regolamenti per le prove finali – di presentare un elaborato che verta su almeno una delle lingue inserite dallo studente nel proprio piano di studi.

Scelta dell’argomento

Ai laureandi non viene assegnato un argomento prestabilito. L’individuazione del tema dell’elaborato è parte integrante della prova finale e deve scaturire dagli interessi e dalla curiosità del laureando. Tuttavia, i singoli docenti potranno essere più propensi ad accettare progetti su tematiche vicine ai propri interessi di ricerca.

Scelta del correlatore

Il correlatore va scelto in base all’argomento e alle lingue analizzate. Tipicamente, il correlatore sarà un altro docente di Linguistica Generale oppure un docente di “Lingua e Linguistica” di area (per esempio, Lingua e Linguistica Francese, Lingua e Linguistica Portoghese, e così via).

Tempi

La prova finale richiede tempo per la raccolta, la lettura e l’assimilazione del materiale bibliografico, nonché per la stesura dell’elaborato. Gli studenti sono pertanto pregati di rivolgersi a me con congruo anticipo rispetto alla sessione di laurea in cui intendono laurearsi, e comunque almeno sei mesi prima rispetto alla data di consegna della tesi in segreteria.

Per saperne di più

Linee guida per la stesura di prove finali in Linguistica Generale (Francesca Masini)

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