Responsabile scientifico: Laura Bandiera Compito dell’Unità Nei due anni della ricerca, l’unità operativa si occuperà di esaminare i rapporti fra cultura e letteratura italiana ed inglese nell’epoca fra 1770 e 1870 con particolare riferimento all’ambito locale, ovvero al territorio preunitario del Ducato di Parma e di Piacenza e ai territori limitrofi. Nella fase iniziale della ricerca, l’unità concentrerà la propria attenzione su tale contesto geografico, storico e culturale al fine di prendere in esame le forme ed i modi con cui la dimensione locale si apre ai contatti con la realtà culturale inglese e più generalmente britannica.Essenziale in questa fase preliminare sarà lo studio dei numerosi viaggiatori tanto del periodo prerisorgimentale che di quello risorgimentale a partire dall’elenco fornito dagli studi di Razzetti indicati in bibliografia. Si esamineranno i resoconti di viaggio e gli eventuali carteggi (editi o inediti) lasciati da questi viaggiatori in merito alla loro permanenza nel territorio reperibili in archivi locali, nazionali (come il Gabinetto Viesseux, Firenze) o stranieri (British Library, Londra). Nello studio di questi documenti si presterà particolare attenzione ai rilievi compiuti da tali figure relativamente alla cultura locale, ma anche più generalmente italiana, alle osservazioni sul clima prerisorgimentale e risorgimentale nell’area in esame, nonché alle loro rappresentazioni e interpretazioni di questa realtà per un pubblico inglese. Tema centrale della ricerca sarà quindi l’analisi delle modalità di raffigurazione ovvero le strategie di costruzione della realtà locale poste in atto da questi osservatori. In questa prima fase della ricerca, il gruppo intraprenderà ricerche di archivio utili a repertoriare materiali che permettano di stabilire l’effettiva presenza di figure straniere e della cultura britannica a livello locale. A tale scopo si prenderanno in esame carteggi e materiale d’archivio relativi ai viaggiatori inglesi a Parma e nei territori limitrofi, fondi di biblioteche per stabilire le acquisizioni di volumi inglesi (in particolare il noto fondo ottocentesco Mansueto Tarchioni della Biblioteca Palatina), riviste e periodici di stampa o diffusione locali per verificare l’interesse del mondo della cultura del Ducato verso l’Inghilterra. Oltre ai fondi della Biblioteca Palatina, si prenderanno in considerazione quelli dell’Archivio del Teatro Regio, della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e della Biblioteca Comunale Passerini-Landi di Piacenza, nonché gli archivi dei teatri di queste città. Strumenti utili saranno anche studi bibliografici o tematici come quelli di Tanzi e Zorzanello indicati in bibliografia. Sempre nella prima fase della ricerca, l’unità focalizzerà l’attenzione su singole figure che hanno fatto da ponte fra le due culture: i viaggiatori, per esempio, che hanno lasciato testimonianze dei loro soggiorni nell’Italia settentrionale, ma anche figure della cultura locale, come il colto bibliofilo Mansueto Tarchioni attivo in piena età risorgimentale. Altre figure d’interesse per questa fase del progetto sono quelle degli esiliati che, sulla spinta degli eventi risorgimentali, si trasferiscono in Inghilterra e partecipano attivamente alla cultura inglese. Nella seconda fase del lavoro, corrispondente al secondo anno del progetto, il gruppo si concentrerà sullo studio del contributo forse più rilevante che la cultura di Parma, anche sulla scorta delle sue nuove aperture alla realtà culturale inglese, ha dato allo sviluppo del discorso risorgimentale e alla sua esportazione fuori dai confini italiani, ovvero l’opera lirica. A tal scopo si esamineranno i modi in cui la cultura teatrale e musicale nel contesto locale, con i suoi forti agganci alla dimensione prerisorgimentale e risorgimentale, crea un dialogo intenso con la cultura inglese e specialmente con la letteratura inglese dal Rinascimento al Romanticismo. Fulcro di questa fase del lavoro sarà la figura di Giuseppe Verdi vista nella prospettiva di un contesto teatrale e musicale locale già ricco di agganci con le culture straniere. In base agli studi indicati in bibliografia si ricostruiranno le modalità di contatto e di scambio tra la produzione operistica verdiana (in particolare il lavoro sui libretti) e il ricco ventaglio di suggestioni offerte dalla letteratura inglese (soprattutto Shakespeare e Byron). Il lavoro dell’unità in questa fase intende verificare come Verdi elabori una forma di melodramma capace di intrecciare echi europei al presente italiano. A tale scopo, oltre ad approfondire il tema dei rapporti intertestuali tra i libretti verdiani e le loro fonti inglesi, ci si soffermerà sulla ricezione delle opere in esame (Macbeth, I due Foscari, Il Corsaro, Falstaff e Otello). In questa seconda fase del progetto, relativa al secondo anno della ricerca, sarà infatti cura dell’unità verificare ed esaminare la ricezione delle opere verdiane all’interno della cultura inglese, ovvero esaminare se, e in che modo, la messinscena in Gran Bretagna delle stesse venga letta in relazione al fenomeno risorgimentale. In tal modo, l’unità di Parma intende contribuire al progetto nazionale proponendo un percorso di ricerca che metta in luce come una produzione culturale regionale, ma tutt’altro che provinciale, arricchisca il discorso risorgimentale nazionale allacciandolo saldamente alla cultura inglese e alle sue suggestioni.