18 marzo – Le Mille e una notte in Francia: dai “racconti orfani” di Antoine Galland alle riscritture contemporanee

È con molto piacere che vi annunciamo il quinto incontro IDEAR di quest’anno dedicato a presentare la ricerca

Le Mille e una notte in Francia: dai ‘racconti orfani’ di Antoine Galland alle riscritture contemporanee” della collega Ilaria Vitali.

La discussione sarà animata dai membri di IDEAR. L’incontro si terrà martedì 18 marzo alle ore 15.30 in Sala Giunta, LILEC.

Abstract

Fin dal primo Settecento, la raccolta delle Mille e una notte ha intessuto un rapporto privilegiato con la Francia. È a Parigi, tra il 1704 e il 1717, che viene pubblicata la prima traduzione occidentale ad opera dell’arabista Antoine Galland, che conoscerà un successo straordinario in tutta Europa. Quella di Galland non è soltanto una traduzione. Non solo perché l’autore innesta nella raccolta numerosi elementi della cultura francese dell’epoca, ma soprattutto perché vi integra diversi racconti estranei al corpus originario, i cosiddetti «contes orphelins». La riflessione sui «racconti orfani» è tutt’altro che marginale: tra questi compaiono infatti alcuni dei più celebri della raccolta – Aladino e Alì Babà – oggi indissolubilmente legati all’immaginario delle Mille e una notte, con cui spesso coincidono per gran parte del lettorato occidentale.
Galland è solo il primo di una lunga schiera di traduttori e autori francesi che si sono appropriati delle Mille e una notte, trasformandole di volta in volta. Al lettore/spettatore di oggi si presenta infatti un ventaglio di riscritture, variazioni e adattamenti di ogni sorta. Non solo libri, ma anche opere teatrali, film, balletti, illustrazioni, fumetti e cartoni animati. È questa straordinaria influenza delle Mille e una notte in Francia e nei paesi francofoni, da considerare come fenomeno di lunga durata (1700-2000), che la ricerca si propone d’indagare.

Speriamo di vedervi numerosi!