Royal Circus / Surrey Theatre

Royal Circus / Surrey Theatre

Il Surrey Theatre, originariamente noto come “The Royal Circus and Equestrian Philharmonic Academy”, fu fondato nel  1782. Sotto la guida dell’attore e scrittore Charles Dibdin e dell’artista equestre Charles Hughes, l’edificio fu adibito alla rappresentazione di spettacoli equestri e di intrattenimento i cui protagonisti erano principalmente bambini. Questa scelta fu dovuta alla natura primaria dello spazio, ovvero quella di asilo nido per i figli degli attori che si esibivano nei pressi del complesso teatrale.

Molti manager si susseguirono nella gestione del Royal Circus. Tra questi emerge sicuramente il nome di Delphini, autore piuttosto popolare nel campo dell’Opera Buffa, che produsse spettacoli  locali quali “Destruction of the Bastile” e “Death of General Wolfe”, pantomime ed esibizioni di animali.  Dal 1789 fu John Palmer ad occuparsi della direzione del Royal Circus, seguito poi da Mr. James Jones e dal genero John Cross, i quali rimasero in carica fino al 1805, anno in cui l’edificio fu bruciato. Successivamente, l’architetto tedesco Rudolphe Carbanel si occupò della ricostruzione della struttura, riaperta sotto la direzione di Robert Elliston, il quale la convertì definitivamente in teatro.

La scelta delle opere inscenate in questo periodo è riconducibile al peculiare contesto storico-sociale del tempo e alle sue ripercussioni sul piano artistico. Il Licensing Act del 1737, infatti, aveva fortemente limitato la produzione teatrale inglese. La legge stabiliva che solo due teatri (Drury Lane e Covent Garden), noti come patent theatres, disponevano della licenza concessa dal Lord Chamberlain per rappresentare spoken drama (commedie e tragedie). Poiché questo era identificato con i generi teatrali più elevati, le restanti compagnie dovevano limitarsi alla messa in scena di farse, pantomime e melodrammi che dovevano essere accompagnati da intermezzi musicali e balletti. Elliston difatti si dedicò alla produzione delle opere di William Shakespeare e George Farquhar, alle quali aggiunse numerosi balletti scenici proprio per evitare di incorrere in sanzioni legali e pecuniarie.

Dopo una breve parentesi che vide il teatro nuovamente adibito alle rappresentazioni equestri, nel 1816 Thomas Dibdin ripristinò le performance teatrali, soprattutto melodrammi, fino al 1826. In questi anni molti attori quali Fanny Fitzwilliam, Sally Brook e John Baldwin Buckstone solcarono i palchi del Surrey Theatre, riscuotendo ampi successi.

Dal 1826 in poi fu gestito ancora una volta da Elliston che se ne occupò fino alla morte, seguito poi da Osbaldiston, Alfred Bunn e, infine, Richard Shepherd. Quest’ultimo vi restò fino al 1865 quando, durante la messa in scena di una pantomima, un incendio partito da un candelabro distrusse il teatro per la seconda volta.

In questo caso fu John Ellis ad occuparsi della ricostruzione e, dal momento della sua riapertura, il Surrey Theatre rimase attivo fino al 1901.  Pochi anni dopo l’edificio fu rimodernato e adibito dapprima a Music Hall e successivamente a cinema, finché nel 1924 non fu demolito definitivamente.

Sitografia

 https://www.british-history.ac.uk/old-new-london/vol6/pp368-383 (“Blackfriars Road: The Surrey Theatre and Surrey Chapel”, BHO : British History Online, ultima consultazione il 27/11/19).

http://www.arthurlloyd.co.uk/surrey.htm (“The Surrey Theatre, Blackfriars Road, LondonFormerly – The Royal Circus”, Arthur Lloyd.co.uk, ultima consultazione il 27/11/19).