Sans Pareil – Adelphi

View of the entrance to the Adelphi theatre, also known as the Sans Pareil, the Strand. 1818 Etching and aquatint

Sans Pareil – Adelphi

Nel 1806 John Scott costruì ed aprì l’edificio del Sans Pareil Theatre nello Strand, a Londra, per la figlia, Jane Scott. Ebbe un considerevole successo fra i teatri minori di Londra, diventando rapidamente uno dei migliori, tanto che i biglietti per gli spettacoli venivano prenotati con settimane di anticipo. Nel 1819 fu comprato da Willis Jones e James T. G. Rodwell e riaperto con il nome di Adelphi, nome datogli grazie alla vicinanza con The Adelphi Terrace. L’Adelphi si dedicò soprattutto ai generi melodrammatico e burlesco, favorendo l’introduzione di effetti scenici stravaganti, nonché l’utilizzo di animali durante le rappresentazioni. In questo senso fu aiutato dai primi melodrammi di James Robinson Planchè ed anche da William Moncrieff (il suo Tom and Jerry fu presentato più di cento volte, un record insuperabile per l’epoca). Il teatro continuò ad avere successo grazie a varie rappresentazioni. Nel 1827 andò in scena The Flying Dutchman; or, The Phantom Ship di Edward Fitzball che sottolineava la voga del tempo per il soprannaturale. Poi nel 1847 fu la volta di How to Settle Accounts with Your Laundress di Joseph Stirling Coyne, definita come una delle farse più divertenti del tempo. Inoltre, venne coniato il termine Adelphi Drama per definire quei melodrammi che combinavano pathos, risata e rimorso. Dal 1844 la guida del teatro passò nelle mani di Ben Webster e di Madame Celeste. Con loro, trovò conferma il successo precedente e vennero messe in scena molte opere con protagonista John Buckstone. Nel 1897 l’attore William Terris venne trovato morto, probabilmente assassinato, all’interno del teatro. Diventò uno dei più importanti teatri della middle-class londinese, ma era frequentato anche dalla classe operaia che risiedeva nella parte orientale e meridionale della capitale. Tra il pubblico, qualche volta, era presente anche la regina, che amava recarsi all’Adelphi soprattutto per la rappresentazione di melodrammi.

Bibliografia

Moody, Jane and Daniel O’Quinn (eds), The Cambridge Companion to British Theatre 1730-1830 (Cambridge, Cambridge University Press, 2007).

Moody, Jane, Illegitimate Theatre in London, 1770-1840 (Cambridge, Cambridge University Press, 2000).

Donohue, Joseph (ed.), The Cambridge History of British Theatre, Vol. 2 (Cambridge, Cambridge University Press, 2004).