Elizabeth O’Neill, Lady Becher (1791-1872)

Elizabeth O’Neill, Lady Becher (1791-1872)

L’attrice Elizabeth O’Neill nacque nel 1791 in Irlanda. Il padre, John O’Neill, era un actor-manager del teatro di Drogheda, dove Elizabeth iniziò a calcare le scene sin da bambina. In seguito passò a Belfast dove rimase per due anni, e quindi a Dublino, dove apparve nei ruoli di Giulietta, Jane Shore nell’opera omonima di Nicholas Rowe, e Ellen in una versione drammatica tratta dal poema The Lady of the Lake di Walter Scott. Acquistando rapidamente popolarità, nel febbraio del 1814 recitò da protagonista in Adelaide, or, The Emigrants di Richard Lalor Sheil al Crow Street Theatre.

Il 6 ottobre dello stesso anno, ingaggiata da Thomas Harris, fece il suo debutto a Londra al Covent Garden, nella parte di Giulietta, al fianco di William Conway nei panni di Romeo. Ebbe subito un grande successo fra il pubblico londinese, e per le sue brillanti interpretazioni fu definita da numerosi critici l’erede della celebre Sarah Siddons. Le performance tragiche di O’Neill suscitavano grande commozione nel pubblico, soprattutto tra gli uomini che, a quanto si dice, erano particolarmente soggetti a svenimenti durante i suoi spettacoli.

L’attore William Charles Macready lodò l’eleganza della sua recitazione e il candore del suo aspetto. Altri ammiravano la musicalità della sua voce e la sua bellezza “classica”, mentre William Hazlitt fu affascinato dai suoi lineamenti espressivi, che suscitavano l’empatia del pubblico.

Dal 1814 al 1819 O’Neill affascinò gli spettatori londinesi con i suoi ruoli tragici, fra i quali Giulietta, Belvidera in Venice Preserv’d e Monimia in The Orphan, entrambe di Thomas Otway, e Jane in Jane Shore di Nicholas Rowe. Recitò anche in parti inedite nelle tragedie Evadne, or, The Statue di Richard Lelon Sheil, e Fazio di Henry Hart Milman. Nonostante le sue più famose interpretazioni siano nell’ambito della tragedia, si fece notare anche per alcune commedie, nei personaggi di Lady Teazle in The School for Scandal di Richard Brinsley Sheridan, Widow Cheerly in The Soldier’s Daughter di Andrew Cherry, e Lady Townly in The Provok’d Husband di Colley Cibber.

La sua brillante recitazione influenzò Percy Bysshe Shelley nella composizione dell’opera The Cenci. Egli rimase profondamente colpito dalla grazia e dall’intenso pathos delle performance di O’Neill, soprattutto nel ruolo di Bianca in Fazio di Milman, tanto da prenderla a modello per il personaggio di Beatrice in The Cenci. Uno dei suoi insuccessi fu invece l’interpretazione di Lady Randolph in Douglas di John Home; Sir Walter Scott e William Charles Macready giudicarono il ruolo poco adatto allo stile di recitazione e all’aspetto di O’Neill.

Dopo soltanto cinque anni di carriera, Elizabeth abbandonò le scene nel 1819. L’esibizione del 13 luglio di quell’anno, che doveva essere la sua ultima apparizione prima Natale, fu invece l’ultimo spettacolo dell’attrice. Il 18 dicembre 1819 lasciò definitivamente il teatro e sposò William Wrixon-Becher (1780-1850), membro del parlamento per la circoscrizione irlandese di Mallow e facoltoso proprietario terriero nella contea di Cork, poi nominato baronetto nel 1831. O’Neill, ormai Lady Wrixon-Becher, morì il 29 ottobre 1872.

Bibliografia:

http://www.oxforddnb.com/view/article/1892 [K. D. Reynolds, ‘O’Neill, Elizabeth married name Elizabeth Wrixon-Becher, Lady Wrixon-Becher] (1791–1872)’, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004]

Donohue, Joseph W. Jr., Dramatic character in the English Romantic Age (Princeton, Princeton University Press, 1970)

Crisafulli, Lilla Maria and Fabio Liberto (eds), The Romantic Stage, A Many-sided Mirror (Amsterdam, Rodopi, 2014)