George Lillo (1693-1739)

George Lillo (1693-1739)

Frontespizio da The London Merchant, l’opera più importante di George Lillo.

George Lillo nacque a Londra tra il 1691 e il 1693, da padre belga e madre inglese. A Londra Lillo trascorse tutta la sua vita, tra Moorgate e Moorfields e, in età adulta, a Rotherhithe. Non si sposò né ebbe figli e venne considerato un dissenter a causa della sua vicinanza con la chiesa calvinista. La sua carriera di drammaturgo si avviò solo nel 1730, quando Lillo dimostrò di possedere una discreta conoscenza dell’arte del teatro e dei diversi generi teatrali. Nelle sue opere inserì riferimenti al teatro elisabettiano e giacobino, ben prima che venissero riscoperti dai suoi contemporanei. Tra i suoi meriti più grandi ci fu soprattutto quello di aver creato una tragedia nuova, che univa pathos drammatico e valori morali e trasportandoli nella realtà quotidiana. Nonostante lo scarso successo in vita, l’opera di Lillo influenzò fortemente la nascita bourgeois drama in Europa.

La prima opera di Lillo, Silvia, or, The Country Burial, fu una ballad opera scritta sulla scia del successo della Beggar’s Opera di Gay del 1728. The London Merchant, or, The History of George Barnwell, la sua opera più importante, fu messa in scena nei teatri londinesi nel 1731. Era un’opera insolita, una tragedia in prosa, umile nella forma, nella scelta del suo protagonista e nell’ambientazione quotidiana. La tragedia riprendeva una vecchia ballata e la trasportava a Londra, dove George Barnwell assumeva le sembianze di un apprendista commerciante, che veniva poi corrotto dalla grande città, finendo per commettere furto e omicidio. Dietro a questa brillante tragedia, ricca di personaggi ben caratterizzati e accattivanti, si celava il supporto dell’autore verso la classe borghese e commerciante, e verso i valori protestanti. L’opera fu un enorme successo.

Su grande richiesta, Lillo autorizzò la stampa di The London Merchant, e poi delle sue opere successive, affidando la pubblicazione all’amico e dissenter John Gray. Tra le sue successive produzioni teatrali si contano un play scritto in onore del matrimonio tra la figlia di George II e il principe d’Orange, che non fu mai messo in scena e The Christian Hero (1735), un heroic drama in versi, che fu rappresentato soloquattro volte. Fatal Curiosity (1737), escenato dalla compagnia di Henry Fielding, fu un’altra tragedia in versi che riprendeva il genere del domestic drama e, allo stesso tempo, ereditava aspetti sia del teatro classico che di quello Shakespeariano. Nonostante gli sforzi sia di Lillo che di Fielding, nemmeno quest’opera venne apprezzata dal pubblico. Anche il suo adattamento del Pericle di Shakespeare non ottenne riconoscimenti. La sua ultima opera, Elmerick, or, Justice Triumphant, fu una tragedia eroica dai toni fortemente politici, ma anche questa non andò in scena che sei volte.

George Lillo morì nel settembre del 1739, economicamente benestante, ma scarsamente riconosciuto come drammaturgo. E’ nei decenni successivi alla sua morte che cominciò la riscoperta di questo autore, soprattutto nel resto d’Europa. La nascita del dramma borghese in Francia, per esempio, deve molto al successo della traduzione di The London Merchant. In Germania, le traduzioni delle opere di Lillo negli anni ’50 del Settecento ottennero grande successo e favorirono la nascita del teatro borghese tedesco, che avrà poi il suo apice in Lessing. In Gran Bretagna l’opera di Lillo lasciò il suo segno più tangibile sull’emergente genere del romanzo, ma solo The London Merchant continuò ad essere messa in scena dopo la sua morte. Fatal Curiosity ottenne finalmente il riconoscimento che meritava con l’adattamento di Sarah Siddons nel 1797.

Sitografia:

https://www.britannica.com/biography/George-Lillo “George Lillo – ENGLISH DRAMATIST”, Encyclopaedia Britannica [ Ultima consultazione il 1/08/2019].

https://www.oxforddnb.com/view/10.1093/ref:odnb/9780198614128.001.0001/odnb-9780198614128-e-16657?rskey=85tfCb&result=1 “Lillo, George”, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2008. [Ultima consultazione il 1/08/2019].