James Quin (1693-1766)

James Quin (1693-1766)

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James Quin nacque il 24 febbraio 1693 a Londra, figlio illegittimo di Elizabeth Grindzell e James Quin; i genitori si erano sposati nonostante il primo marito di Elisabeth fosse ancora vivo. Il giovane Quin fu mandato a Londra per studiare legge al Trinity College, ma ben presto si avvicinò al mondo delle compagnie teatrali, aspirando ad una carriera da attore.

Fece la sua prima comparsa a Dublino poco dopo la morte del padre, avvenuta nel 1710, ma fu a partire dal 1715 che intraprese una vera e propria carriera teatrale a Londra, entrando a far parte della compagnia del Drury Lane Theatre. Il debutto nella capitale risale al febbraio 1715, nel ruolo di Vulture in The Country Lasses di Charles Johnson. In seguito, Quin continuò a recitare al Drury Lane in ruoli minori. Nel 1716, l’attore interpretò il ruolo di Bajazet in Tamerlane di Nicholas Rowe al posto del collega John Mills e ottenne un enorme successo. Sebbene egli fosse molto apprezzato dal pubblico del Drury Lane, gli furono sempre affidati ruoli minori.

Alla fine del 1717 lasciò il Drury Lane per la compagnia del manager John Rich al Lincoln’s Inn Fields Theatre, dove rimase per 16 anni, durante i quali raggiunse l’apice della sua carriera.

Nell’aprile del 1718, fu giudicato colpevole di omicidio colposo per aver ucciso in duello William Bowen, un altro attore, il quale lo aveva provocato. Quin non fu punito severamente, poiché l’accaduto fu considerato un incidente piuttosto che un crimine. A causa del difficile carattere dell’attore, infatti, erano frequenti le discussioni e i battibecchi con i colleghi Charles Macklin e Theophilus Cibber.

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Durante le stagioni che trascorse al Lincoln’s Inn Fields Theatre, James Quin interpretò ruoli in diverse tragedie e commedie, come ad esempio quello di Othello, Macbeth e King Lear nelle opere shakespeariane. La sua interpretazione di Falstaff venne ricordata a lungo, poiché fu un ruolo in cui non ebbe rivali. Sebbene gli venissero offerti vari ruoli, egli scelse sempre accuratamente quali accettare, perché non riteneva di essere adatto per l’interpretazione di personaggi romantici ed eroici.

Inoltre, nel periodo che va dalla morte dell’attore Robert Wilks nel 1732 al debutto londinese di Garrick nel 1741, Quin fu uno degli attori più pagati e fu molto richiesto sia a Londra sia a Dublino, soprattutto durante la stagione estiva.

Nel 1734, Quin tornò al Drury Lane, richiamato dal nuovo manager Charles Fleetwood, per aiutarlo nella gestione del teatro, e vi rimase fino all’estate 1741. Nel marzo del 1742 fu di nuovo insieme alla compagnia di Rich, questa volta però al Covent Garden, dove rimase fino alla fine della sua carriera, nel maggio 1751. Tra il 1752 e il 1753 Quin recitò ancora qualche volta al Covent Garden, ma solo in occasione delle serate benefiche di Lacy Ryan, suo grande amico.

Il suo stile fu declamatorio, lento ma incisivo. Nel 1746, la sua leadership fu sfidata da David Garrick con un nuovo stile di recitazione, che lo fece trionfare quando i due recitarono insieme al Covent Garden, rispettivamente Quin nel ruolo di Horatio e Garrick in quello di Lothario in The Fair Penitent di Rowe. Nonostante ciò, Quin non portò mai rancore, anzi i due strinsero amicizia e, successivamente, recitarono insieme al Drury Lane.

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Dopo il ritiro dalle scene, durante l’estate, fu spesso ospite nelle case dell’aristocrazia di tutto il Regno Unito dove recitava in alcuni dei suoi ruoli più famosi. Nel gennaio del 1766 le sue condizioni di salute si aggravarono e fu costretto a rientrare a Bath, dove morì il 21 gennaio. Fu sepolto nell’abbazia della città con un epitaffio scritto dallo stesso Garrick. Fu molto ammirato da Walpole, e rimase celebre per la sua rappresentazione di Falstaff, considerata la più riuscita dell’epoca.

Bibliografia

Moody, Jane and Daniel O’Quinn (eds), The Cambridge Companion to British Theatre 1730-1830 (Cambridge, Cambridge University Press, 2007)

Donohue, Joseph (ed.), The Cambridge History of British Theatre, Vol. 2 (Cambridge, Cambridge University Press, 2004)

http://www.oxforddnb.com/view/article/22962?docPos=2 [Peter Thomson, ‘Quin, James (1693–1766)’, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004; online edn, 2004; consultato il 23/03/2016]