Controambienti letterari

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Partendo da assiomi e idee sviluppate nell’ambito dell’Ecologia dei Media, questo volume rilegge quattroromanzi, ormai veri e propri classici del canone modernista e tardo modernista statunitense (Il grande Gatsby; Manhattan Transfer; Chiamalo sonno; Il giovane Holden) per riflettere su come autori diversi per formazione ed esperienze di vita (Francis Scott Fitzgerald, John Dos Passos, Henry Roth, Jerome David Salinger) abbiano saputo captare le origini di un passaggio (non solo) culturale di fatto epocale, quello che ha portato a definire il Novecento come il secolo americano, il secolo inscritto nell’età elettrica o di Marconi. Cosmopolis di Don DeLillo è il romanzo che fissa il divenire di quel secolo attraverso uno specchietto retrovisore letterario che incornicia le intuizioni di quei classici. L’Ecologia dei Media è un campo di ricerca interdisciplinare dalle profonde radici letterarie e umanistiche che concepisce i media come ambienti e che indaga il ruolo primario che i media (intesi come forme della comunicazione letterata, orale o post-letterata), le tecnologie e le forme simboliche hanno nel divenire delle questioni umane. È, dunque, un campo di indagine in seno al quale la letteratura costituisce un territorio privilegiato per esplorare il farsi di un ambiente tecnologicamente complesso che porta a rivedere le definizioni di individuo, di società, di arte e, anche, di segno letterario.

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