La conquista de México por Hernán Cortés

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Il volume, pubblicato nella collana “Testi Inediti e Rari” del Centro di Studi sul Settecento Spagnolo dell’Università di Bologna, presenta l’edizione critica, curata da Luigi Contadini, del lungo poema epico in endecasillabi sciolti sulla conquista del Messico che Pedro Montengón, gesuita spagnolo espulso che visse lunghi anni in Italia, pubblicò nel 1820 a Napoli pochi anni prima della sua morte. L’edizione critica, con un cospicuo apparato di note e un approfondito studio introduttivo, oltre alle molteplici questioni di carattere ecdotico, mette in risalto l’esigenza del poeta di far convivere teorie e convinzioni molto diverse, apparentemente contrastanti, come per esempio la celebrazione di Cortés e della monarchia spagnola e, allo stesso tempo, la denuncia delle stragi, delle violenze inaudite e delle sopraffazioni che le conquiste nel nuovo mondo comportarono; il riconoscimento della religione cristiana come parte integrante della cultura occidentale e l’adesione ai più moderni principi di laicità e di libertà di culto. Il poema, in effetti, risente sia delle diatribe sviluppatesi a livello europeo verso la fine del ‘700 intorno alla nota leyenda negra sia dell’effetto dei più recenti moti liberali diffusi in varie parti d’Europa. Montengón, spesso schierato a favore degli ideali illuministici, propone, con un linguaggio poetico moderno ed efficace, una visione sincretica e ricca di interesse riguardo un tema che non ha mai smesso di coinvolgere studiosi di ogni genere.

Panozzo

La conquista de México por Hernán Cortés