Fra Italia e Germania

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Studi sul transfert culturale italo-tedesco nell’età dei lumi

La nozione di transfert culturale, elaborata per lo spazio franco-tedesco essenzialmente da Michael Espagne teorizzando i limiti del comparatismo di vecchia maniera, ha una storia segreta assai diversificata, come ben emerge dal catalogo Da Vienna a Napoli in carrozza (1991). Questo libro vi si riallaccia. Come i carteggi per lo più inediti che stanno alla sua base, parla in prevalenza di opere oggi escluse dalle storie letterarie. Riviste quali i «Giornali di Berna» di Fortunato Bartolomeo De Felice, il «Journal des Savans d’Italie» di Gian Lodovico Bianconi e gli «Opuscoli di Milano» di Francesco Soave e Carlo Amoretti si iscrivono nell’ambito dell’eruditio non meno dei “dialoghi” italo-tedeschi in materia di scienze naturali o di «antiquaria», da quelli fra il Cardinal Querini e Johann Matthias Gesner alle «Relazioni antiquarie» di Winckelmann nell’«Antologia romana». In questo paesaggio anche le traduzioni degli idilli del «Teocrito d’Elvezia» acquistano la loro valenza squisitamente illuministica. Due biblioteche, quella di Wolfenbüttel e quella del Conte Firmian, fungono da ordinata e da ascissa.

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Bononia University Press

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